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STILE COLONIALE: ORIGINI E CURIOSITA’

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STILE COLONIALE: INTRODUZIONE

Lo Stile Coloniale nasce dall’unione fra quello portato dai colonizzatori dalla madre-patria e quello autoctono delle aree occupate. Nell’arredamento contemporaneo, quello Americano e quello Orientale sono i più conosciuti e i più amati. Infatti, molti sono gli ambienti per cui vengono privilegiate le riproduzioni dei mobili tipici delle epoche del colonialismo, capaci di ricreare atmosfere eleganti ed esotiche.

L’arredamento d’interni, insieme all’architettura, ha il merito di raccontare epoche, stili, culture, usi e costumi differenti, tramandando, di fatto, la storia della civiltà.

L’arredamento in stile coloniale è diretta emanazione del colonialismo e dell’imperialismo che, a partire dal Seicento, ha caratterizzato gli scenari geopolitici mondiali. Lo stile coloniale si declina in numerose tendenze di arredo, a seconda del Paese colonizzato e del colonizzatore.

Cerchiamo di approfondire l’argomento insieme.

COLONIALISMO E INTERIOR DESIGN

Il Colonialismo ha visto numerosi Paesi coinvolti, che hanno imposto la propria cultura e lo stile di vita nei territori di conquista.

Gli esempi più diffusi di colonialismo che possiamo ricordare, e che hanno poi avuto una grossa influenza nell’interior design, sono senza dubbio i seguenti:

  • inglese, in particolare in Nord America e nei Paesi che oggi compongono il Commonwealth, come il Canada, l’Australia, il Sud Africa, l’India, e molti altri;
  • francese, che ha influenzato in modo netto lo stile di arredamento dei Paesi francofoni, ovvero quelli in cui il francese è la lingua madre;
  • ispanico-portoghese, particolarmente presente nei Paesi dell’America Latina e del Centro America.
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STILE COLONIALE NEGLI STATI UNITI D’AMERICA

Nei Paesi in cui il colonialismo ha preso il sopravvento si è sviluppato un movimento antagonista alla cultura e all’arredamento in stile coloniale. Essendo però la tradizione così radicata nel territorio, alla fine, ha conservato sempre un posto di rilievo nelle scelte dei consumatori.

Lo stile coloniale americano del 18° secolo, contrapposto al cosiddetto Early American, ha caratterizzato l’arredamento d’interni nord americano in tutto il novecento.

Fondendo vari elementi provenienti dalle diverse culture con tecniche di lavorazione moderne, le case arredate in stile coloniale presentano caratteristiche precise.

Vediamo quali.

CARATTERISTICHE

I mobili coloniali hanno delle caratteristiche peculiari, sia dal punto di vista stilistico che strutturale.

Le case coloniali americane presentano finiture e rivestimenti in legno sulle pareti, sul soffitto e sul pavimento. Inoltre, presentano mobili realizzati da falegnami e artigiani specializzati, con l’impiego di legni duri come il noce, il ciliegio e il mogano.

I colori dominanti sono il bianco, il marrone, il rosso, il giallo e il grigio.

Alla predominanza del legno è associata una enorme importanza data alla tappezzeria, ai tessuti, ai tendaggi e ai rivestimenti dei divani, ma anche all’illuminazione artificiale.

A proposito di metallo, quello più impiegato nello stile coloniale era il peltro, una lega composta di stagno, al quale vengono aggiunti altri metalli. Il peltro era molto amato in passato perché non si ossida e tende a rimanere inalterato nel tempo senza bisogno di particolare cura.

Lo stile coloniale americano risente moltissimo dell’influenza dell’arredamento in stile inglese, in particolare quello delle case in campagna.

Ecco che lo stile rustico e casual si fonde con la qualità dei materiali utilizzati e con la presenza di complementi d’arredo e oggetti hand-made.

MOBILI IN STILE COLONIALE

Arredare una casa secondo i dettami dello stile coloniale è possibile anche oggi, impiegando mobili con finitura coloniale.

Questi mobili sono caratterizzati da linee classiche e da un evidente gusto rustico, che viene restituito grazie all’impiego di materiali adeguati, come il legno massello di toulipier.

Con il suo colore chiaro, biancastro, il legno di toulipier è perfetto per la produzione di mobili in stile coloniale. Inoltre, essendo anche abbastanza economico e versatile, consente di realizzare prodotti di ottima qualità ad un prezzo ragionevole.

I mobili con finitura coloniale hanno un aspetto consumato, in particolare sui bordi, e per questo ricordano vagamento i mobili decapati con finitura shabby chic.

CONCLUSIONI

Ogni stile di arredamento ha la sua storia, sempre affascinante e ricca di spunti interessanti, e lo stile coloniale non fa differenza.

Grazie alla contaminazione di usi, costumi e culture differenti, l’arredamento coloniale riesce sempre a stupire, ancora oggi, dopo secoli di diffusione ed evoluzione.

E tu, cosa ne pensi? Ti piace l’arredamento in stile coloniale?

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