ECOBONUS 2020: GUIDA AGLI INCENTIVI FISCALI

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ECOBONUS 2020: COS’È E COME FUNZIONA

L’Ecobonus è parte delle detrazioni fiscali riconfermata dalla Legge 27 dicembre 2019, n. 160 per coloro che effettuano lavori di edilizia nella propria abitazione con l’obiettivo di migliorarne la classe energetica.

Il governo ha deciso di rinnovare il bonus per la riqualificazione energetica così da ampliare la platea di soggetti beneficiari e degli interventi agevolabili.

INTRODUZIONE

Infatti l’’Ecobonus 2020 è un’agevolazione fiscale prevista per i contribuenti che sostengono spese per interventi di riqualificazione energetica nella propria casa, sugli edifici condominiali o sugli uffici, negozi, capannoni.

Tale agevolazione consiste in una detrazione dall’IRES se la spesa è effettuata da imprese o dall’IRPEF se è effettuata da persone fisiche.

Le spese detraibili con l’Ecobonus sono quelle sostenute con il fine di ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento o per mantenere calore all’interno dell’edificio. Quindi, tutte le spese che comportano una riduzione dello spreco di energia e un miglioramento dell’efficienza energetica.

Le detrazioni fiscali IRPEF spettanti per questo tipo di interventi sono del 65%. Quindi, nell’Ecobonus, oltre le nuove detrazioni fiscali con il bonus ristrutturazioni e il bonus di riqualificazione energetica rientrano anche i lavori di messa in sicurezza dei giardini condominiali e la rimozione dell’amianto dai tetti.

ECOBONUS 2020: LE SPESE AMMESSE

Gli interventi che rientrano nell’Ecobonus 2020 sono:

  • Interventi di riqualificazione energetica a patto che si realizzi una diminuzione del fabbisogno energetico annuo per gli interventi iniziati nel 2008 e anni successivi. Per questo tipo di interventi la detrazione è del 65% fino ad un massimo di spesa di 100000 euro;
  • Interventi su edifici esistenti concernenti coperture e pavimenti, finestre e infissi, a patto che si realizzi una diminuzione del fabbisogno energetico annuo. In questo caso, la detrazione Ecobonus spetta fino ad un massimo di spesa di 60000 euro;
  • Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sia per uso domestico che industriale e sia per l’acquisto di impianti termodinamici per la produzione di acqua calda ed energia elettrica. In questo caso la detrazione spetta solo per la componente acqua e la spesa massima detraibile è di 60000 euro;
  • Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia e quindi anche per l’acquisto di pompe di calore ad alta efficienza ed impianti a basso assorbimento di energia, e sostituzione dei vecchi scaldabagni con scaldacqua a pompa di calore. La detrazione del 65% spetta fino ad una spesa massima di 30000 euro.

Nel dettaglio le detrazioni che riguardano l’Ecobonus sono:

  • 65%: se si installa una caldaia a condensazione classe A con contestuale installazione di termoregolatori innovativi;
  • 50%: se si installa una caldaia a condensazione classe A;
  • 0%: se si installa una caldaia a condensazione di classe B.

TETTO DI SPESA MASSIMA

Il tetto di spesa massima con l’Ecobonus è:

  • Interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti: 10000 euro;
  • Involucro edifici esistenti (interventi su parete, finestre e infissi): 60000 euro;
  • Installazione di pannelli solari: 60000 euro;
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione inverale: 30000 euro.

ADDIO SCONTO IMMEDIATO IN FATTURA

Da quest’anno, per coloro che hanno effettuato lavori in casa di riqualificazione energetica non ci sarà più la possibilità di richiedere lo sconto immediato in fattura. Ciò lo prevede un emendamento al decreto crescita approvato dalla Commissione di Bilancio del Senato.

Dunque, non sarà più possibile richiedere lo sconto immediato ma si potrà beneficiare esclusivamente della detrazione in 10 anni.

Inoltre, lo sconto in fattura nel 2020 si potrà richiedere solo per i lavori condominiali che superano i 200.000 euro.

L’agevolazione spettante per gli interventi effettuati va divisa in quote di pari importo da scaricare con la dichiarazione di redditi quindi tramite il modello 730 o Unico.

Il numero delle quote da scaricare sono al massimo 10 e quindi è da dividere in 10 dichiarazione dei redditi, mentre la suddivisione delle spese va fatta in base alla spesa sostenuta, rispettando i limiti di spesa suddetti.

Attenzione a verificare se la quota da scaricare per gli interventi di riqualificazione sia superiore a quanto stabilito, infatti in tal caso se la detrazione è maggiore di quanto dovuto, l’eccedenza non sarà rimborsabile.

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ECOBONUS 2020: A CHI SPETTANO LE DETRAZIONI FISCALI

Le detrazioni fiscali Ecobonus 2020 spettano a tutti i contribuenti privati e a tutti i contribuenti titolari di imprese e quindi in possesso di una partita Iva, che possiedono a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di lavori di efficientamento energetico.

Quindi, chi ha diritto all’Ecobonus 2020 sono:

  • Proprietario;
  • Nudo proprietario;
  • Titolare di un reale diritto di godimento;
  • Locatario o comodatario;
  • Socio di cooperative;
  • L’imprenditore individuale ma solo per l’immobile non strumentale o merce;
  • Soggetto che produce redditi in forma associata, per cui società semplici, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per l’imprenditore individuale.

DOCUMENTI UTILI

Una volta conclusi i lavori e per fruire dell’agevolazione fiscale bisognerà presentare una specifica documentazione Ecobonus 2020:

  • Certificazione energetica dell’edificio che non va richiesta se l’intervento di riqualificazione è consistito in infissi sul singolo alloggio, installazione pannelli solari, caldaie o pompe di calore;
  • Scheda informativa degli interventi realizzati;
  • Attestazione di corrispondenza dell’intervento ai requisiti indicati dalla legge, infatti tale certificazione va redatta solo in caso di installazione infissi o finestre, sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale;
  • Per quanto riguarda la Certificazione energetica e la scheda informativa devono essere spedite entrambe all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori per via telematica.

Per far sì che l’agevolazione venga riconosciuta, è necessario che i pagamenti per le spese di intervento di riqualificazione energetica da portare in detrazione, siano effettuati tramite bonifico bancario o postale

DOCUMENTI DA CONSERVARE

Infine, la lista di documenti da conservare nel caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate:

  • Asseverazione del tecnico abilitato;
  • Dimostrazione dell’avvenuta trasmissione della documentazione trasmessa all’ENEA;
  • Fatture, ricevute fiscali delle spese relative all’Ecobonus;
  • Ricevuta dei bonificati effettuati, fatta eccezione per le imprese;
  • Copia delibera assembleare e tabella millesimale della ripartizione delle spese (per interventi sulle parti comuni condominiali);
  • Dichiarazione di consenso all’intervento da parte del proprietario (per gli interventi effettuati dall’affittuario-usufruttario);
  • Documento che attesti l’esistenza dell’edificio oggetto della detrazione Ecobonus (iscrizione al catasto dell’immobile o F24 IMU).
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CONCLUSIONI

Sempre più spesso i clienti vengono indirizzati nella propria scelta di prodotti o di ristrutturazione della propria abitazione non solo dal prodotto stesso o dalla fattibilità economica dell’operazione, ma anche dalla possibilità di un ingente risparmio fiscale.

Questa serie di articoli va incontro a questa esigenza sempre più sentita da parte del consumatore medio, mettendolo a conoscenza degli svariati incentivi fiscali introdotti tramite il Bonus Casa 2020, tra cui il Bonus Ristrutturazioni e il Sismabonus.

Inoltre, sono un’ottima guida nel caso si decidesse di iniziare lavori di ristrutturazione per migliorare la classe energetica del proprio edificio e la sua sostenibilità ambientale.

Per qualunque dubbio riguardo la possibilità e le modalità per accedere a questi incentivi potete lasciare un commento e, appena possibile, vi risponderemo risolvendo ogni vostra perplessità a riguardo!

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