TERMOSIFONI IN GHISA: PERCHE’ SOSTITUIRLI?

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TERMOSIFONI IN GHISA: INTRODUZIONE

I primi a comparire sul mercato sono stati i termosifoni in ghisa, quelli che ancora oggi troviamo infatti nella maggior parte delle nostre case e anche negli edifici pubblici, nelle scuole in primo luogo.

La ghisa è un materiale, chiamato anche ferraccio, formato da una lega di ferro e carbonio che una volta fuso e inserito dentro a degli stampi, può assumere la forma desiderata.

Per questo è stato impiegato per la realizzazione dei radiatori per le abitazioni, ma anche perché è economico, resiste all’usura, si può lavorare con facilità, ed è possibile realizzarvi anche forme articolate e piene di dettagli.

La ghisa per il riscaldamento ha uno spessore piuttosto alto, che consente di diffondere calore in modo costante e lo mantiene a lungo, anche quando i caloriferi vengono spenti.

Ai nostri giorni viene ancora usato, e per chi lo sceglie è possibile trovare anche dei nuovi design più moderni rispetto ai precedenti, anche se questo materiale si presta benissimo ad interpretazioni un pò più vintage e d’epoca. E’ destinato a durare a lungo, infatti spesso basta un’imbiancatura per riportarlo a nuova vita.

Il termosifone in ghisa è composto da varie parti. Ci sono tre valvole che servono per regolare la presenza di acqua all’interno e consentono di togliere l’aria dentro gli elementi. Per farlo è sufficiente aprire la valvola di spurgo, questo permette all’acqua di entrare per scaldare il radiatore.

Poi c’è il detentore, anche questa è una valvola, che però si trova dalla parte opposta a quella di spurgo e in basso, serve per regolare la velocità di entrata dell’acqua dentro il calorifero. Infine abbiamo la manopola del termostato che imposta l’ingresso dell’acqua e lo rende più o meno caldo oppure permette di spegnerlo. In questo modo possiamo attivarlo solo dove ne abbiamo bisogno, senza sprechi.

TERMOSIFONI IN ALLUMINIO

Sempre più frequentemente quando si decide di ristrutturare un appartamento o si va ad arredarne uno nuovo, la scelta del termosifone cade su quelli in alluminio.

Si tratta di un materiale molto diverso dalla ghisa, che ha naturalmente anche proprietà ben differenti. Mentre la ghisa infatti tende a scaldarsi lentamente e a rilasciare altrettanto lentamente il calore, l’alluminio è un materiale che si scalda molto velocemente e che velocemente si raffredda.

I radiatori in alluminio rappresentano una soluzione più economica rispetto a quelli in ghisa, e sono di gran lunga più leggeri. Il problema vero di questa tipologia è che il materiale viene attaccato internamente dalla ruggine, anche se è possibile in parte ovviare alla problematica attraverso degli inibitori chimici.

I radiatori in alluminio rappresentano la soluzione rispetto a quelli visti precedentemente con la più bassa inerzia termica. Praticamente gli elementi quasi non trattengono il calore, sia all’accensione che allo spegnimento reagiscono immediatamente.

È quindi una soluzione molto vantaggiosa per quelle abitazioni che vedono la presenza dei proprietari solo durante una parte della giornata, oppure nelle unità abitative per le vacanze.

TERMOSIFONI IN ALLUMINIO O IN GHISA?

Vi sono naturalmente dei pro e dei contro in merito alla sua scelta.

Da una parte i termosifoni in alluminio consentono di ottenere un ambiente caldo davvero in pochi minuti, a differenza di quelli in ghisa, dall’altro però necessitano di essere sempre alimentati perché si possa apprezzarne la funzionalità anche a lungo termine.

A differenza di quelli in ghisa, infatti, essi non sono in grado di trattenere il calore anche nelle ore notturne, a meno non venga lasciato in funzione l’impianto.

A favore della scelta di un impianto con termosifoni in alluminio vi è senz’altro il fattore estetico. Senza alcun dubbio questi caloriferi risultano essere infatti più moderni e si adattano dunque benissimo agli appartamenti arredati con un design innovativo.

I termosifoni in alluminio sono in grado di vantare anche un altro elemento a loro favore. Essi si trovano infatti disponibili sul mercato a dei prezzi decisamente molto più vantaggiosi rispetto agli altri tipi di caloriferi.

Non solo i termosifoni in ghisa, infatti, ma anche quelli in acciaio hanno infatti un costo decisamente maggiore. Questo dipende ovviamente dal prezzo base del materiale che è all’origine più economico.

La scelta spetta ovviamente al consumatore e deve basarsi sul bilanciamento dei diversi aspetti, sia dei consumi specifici che si andranno poi a riscontrare in bolletta che dell’estetica del radiatore stesso, il quale a tutti gli effetti può essere considerato come un vero e proprio elemento d’arredo.

Non bisogna dimenticare infatti che mai il termosifone deve essere coperto in alcun modo, perché questo andrebbe ad aumentare il consumo di energia necessario per avere una giusta trasmissione del calore.

Per tale ragione, dunque, dovendo lasciare gli elementi del calorifero in bella vista, sarà bene sceglierli accuratamente, così da non avere ripensamenti futuri.

SOSTITUIRE I TERMOSIFONI IN GHISA

I radiatori moderni hanno una resa termica simile a quella dei termosifoni tradizionali in ghisa, ma rispetto a questi si adattano più facilmente agli ambienti e consentono di risparmiare energia.

Un vantaggio questo dovuto ai materiali – acciaio e alluminio – in cui sono stati realizzati, provvisti di un’ampia superficie radiante che trasmette più calore in tempi brevissimi.

A causa dell’usura o di un guasto improvviso, potrebbe rendersi necessaria la sostituzione dei termosifoni. Ciò si verifica, spesso, quando si rompono più valvole e quindi una loro riparazione risulterebbe antieconomica.

Le valvole dei termosifoni in ghisa che possono guastarsi sono: lo spurgo, che elimina l’aria accumulata; il detentore, che regola la velocità di scorrimento del fluido; la valvola termostatica, che in base alle rilevazioni della temperatura regola l’ingresso del fluido.

Un altro motivo che giustifica la sostituzione dei termosifoni è rappresentato dalle esigenze estetiche: c’è chi intende il termosifone anche come un oggetto di arredamento, e avverte quindi la necessità di sostituirlo se questo non si sposa con i suoi gusti.

Il problema principale, per cui, si potrebbe pensare di dover sostituire i propri termosifoni, è dovuto al fatto che possono essere vecchi e usurati, oltre che non riescono a consentire la resa e l’efficienza termica di termosifoni di ultima generazione.

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COSTO SOSTITUZIONE IMPIANTO IN GHISA

Se state pensando alla sostituzione di uno o più termosifoni in ghisa, dovreste considerare almeno due voci di costo.

In primo luogo, il prezzo del termosifone nuovo. Questa voce di costo, ovviamente sarà maggiore nel caso in cui si decidesse di scegliere un riscaldamento di ultima generazione.

Questo costo però verrebbe recuperato ampiamente tramite il maggior risparmio energetico dei nuovi impianti e per via delle notevoli detrazioni fiscali che spettano a coloro che efficientano il fabbisogno termico del proprio immobile.

Secondariamente, la manodopera. Quest’ultima ha un costo variabile, a seconda delle esigenze dell’installatore. Il prezzo del prodotto in sé, invece, varia a seconda dei materiali.

In linea di massima, le soluzioni di design costano di più rispetto alle soluzioni “classiche”, e le varianti in alluminio costano di più rispetto a quelle in acciaio o in ghisa.

  • Costo termosifone piccolo (4 elementi): da 32,00 € a 70,00 €.
  • Costo termosifone grande (10 elementi): da 80,00 € a 150,00 €.
  • Manodopera per la sostituzione: da 65,00 € a 250,00 €.
A CHI RIVOLGERSI?

La sostituzione dei termosifoni è appannaggio di impiantisti e idraulici. E’ possibile rivolgersi sia ai liberi professionisti, purché in possesso della necessaria abilitazione, sia a una ditta specializzata. Questa seconda opzione garantisce il rispetto di standard di qualità almeno sufficienti, ma costa molto di più.

Ad ogni modo, se siete informati sulle capacità del libero professionista, e magari avete ricevuto feedback in merito, potreste optare anche per questi ultimi.

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Se hai intenzione di sostituire il tuo termosifone in ghisa e non hai ancora scelto né il tipo di radiatore che lo sostituirà né il tipo di materiali su cui cadrà la tua scelta, puoi tranquillamente rivolgerti a uno dei nostri consulenti di CasaOmnia, il quale sarà in grado di guidarti nella scelta che più fa al caso tuo. I termosifoni in ghisa permettono un risparmio energetico assicurato in linea anche con le agevolazioni fiscali previste dall’ecobonus!

Inoltre, se hai dubbi di sorta puoi lasciare un commento alla fine dell’articolo o mandare una mail a valeriadesign@casaomnia.it e cercherò di risolverli nel minor tempo possibile!

4 Comments

  1. ho letto con iteresse, vs.consigli su vari tipi di radiatori per riscaldamento avendo nel mio appartamento con poco isolamento termico radiatori in ghisa che mi creano un effetto trasinamento della temperatura venendo a creare un ambiente poco confortevole e, consumi elevati gradirei vs. consiglio per eventuale tipo di radiatore esludendo desai particolari ma,cose efficenti ringrazi per l'attenzione distinti saluti G.poletti
    • Se non hai grosse esigenze estetiche il termosifone in alluminio ha buone rese termiche e di aspetto gradevole.
  2. Buona sera, grazie per le spiegazioni molto chiare, avrei bisogno di un consiglio. Sto avviando la riqualificazione dell'immobile utilizzando il 110% verrà sostituita la vecchia caldaia con una ibrida inoltre la sostituzione dei radiatori. L'idraulico vorrebbe sostituire i radiatori in ghisa con quelli in alluminio, io non sono d'accordo vorrei utilizzare quelli in acciaio in sostituzione. In alternativa lasciare i vecchi in ghisa nei posti nascosti e sostituire quelli in ghisa con quelli in acciaio dove si vedono utilizzando termosifoni d'arredo. Premetto che sono paralizzato quindi sempre a casa con temperatura di 22°.
    • Indubbiamente i termoarredi in Acciaio permettono una vasta personalizzazione ed un estetica gradevole. I termosifoni in ghisa pur avendo forme un po' datate sono molto efficienti. Sono d'accordo con la sostituzione di alcuni termosifoni, magari quelli più in vista, con dei termoarredi in acciaio e lasciare in posti più nascosti i vecchi.

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